“Confcommercio Bari-Bat” ha celebrato la 12^ Giornata della Legalità promossa dall’associazione di categoria nazionale. Presso la Prefettura di Bari il dott. Vito D’Ingeo, i vertici associativi, il direttore di Confcommercio Bari.-Bat dott. Mauro Portoso, hanno incontrato il Prefetto di Bari, dott. Francesco Russo, in Prefettura. Un momento di confronto molto utile per porre le basi alle prossime azioni sinergiche da adottare anche con le Forze dell’Ordine. Presenti all’incontro anche il dott. Pasquale Russo, Comandante Provinciale di Bari della Guardia di Finanza, e il dott. Gianluca Trombetti, Comandante Provinciale di Bari dei Carabinieri.
“Ringrazio il Prefetto di Bari, dott. Russo, per la disponibilità e sensibilità dimostrata. La “Giornata della Legalità” da 12 anni vede Confcommercio fermarsi a riflettere su tutti quei fenomeni delinquenziali che attanagliano le imprese. Siamo persone concrete e abbiamo proposto incentivi sulla videosorveglianza che potrebbe aiutare gli imprenditori a sentirsi più sicuri e le forze dell’ordine dal punto di vista della tempestività dell’intervento. . In considerazione dell’utilizzo collettivo e del costo rilevante che le imprese devono sostenere, confidiamo si possano individuare soluzioni volte ad incentivare le maggiori spese”, spiega il dott. Vito D’Ingeo, presidente di Confcommercio Puglia.
Nel 2024 l’illegalità è costata alle imprese del commercio e dei pubblici esercizi 39,2 miliardi di euro e ha messo a rischio 276mila posti di lavoro regolari. Nel dettaglio, 10,3 miliardi di euro vengono dall’abusivismo commerciale, 7,4 miliardi dall’abusivismo nella ristorazione, 5,1 miliardi dalla contraffazione e 5,4 miliardi dal taccheggio.
“Contrasto all’abusivismo e alla contraffazione tramite un rafforzamento del controllo del territorio da parte delle Amministrazioni locali e delle Forze dell’Ordine, evitando la diffusa tolleranza soprattutto riguardo al fenomeno dell’occupazione di suolo pubblico per la vendita ambulante abusiva che, oltre ad alterare la concorrenza, contribuisce in maniera significativa al degrado delle città”, dichiara il presidente.
I DATI – Il 28,6% delle imprese del terziario di mercato in Puglia percepisce un peggioramento dei livelli di sicurezza nel 2024, percentuale inferiore al dato nazionale (30,0%). Furti (29,0%), rapine (28,4%), atti di vandalismo e spaccate (27,6%) sono i fenomeni criminali percepiti in maggior aumento dalle imprese del terziario di mercato pugliese. Le percentuali sono superiori ai valori nazionali.
Il 29,3% degli imprenditori teme il rischio di essere esposto a fenomeni criminali come furti, rapine, atti vandalici, aggressioni, etc. Il dato è inferiore a quello nazionale pari al 31,3%. I furti sono il crimine che preoccupa di più in termini di sicurezza personale, dei propri collaboratori, e della propria impresa (32,5%). Il valore è leggermente superiore al dato Italia pari a 33,2%.
Il 15,8% delle imprese in Puglia dichiara di aver riscontrato episodi criminali legati alla presenza delle baby gang nella zona di operatività dell’impresa (il dato è inferiore al valore Italia pari al 21,3%) e di questi il 48% è preoccupato per la propria attività. Il 27% degli imprenditori teme il fenomeno della mala movida (dato inferiore rispetto a quello nazionale pari al 30,2%), soprattutto per il degrado urbano (59,5%) e per atti di vandalismo e danneggiamenti alle strutture (37,9%). Il 21,2% degli imprenditori dichiara di essere «molto preoccupato» per il rischio di racket e usura. Valore inferiore rispetto al dato nazionale pari al 25,8%. Di fronte a questi fenomeni, il 59,8% degli imprenditori ritiene che si dovrebbe sporgere denuncia (dati inferiori a quello nazionale pari al 63,1%).