L’orgoglio di quello che sono lo leggi nei loro occhi. «Noi siamo commercianti, l’ossatura di questo territorio. E dico “noi” perché qui in Confcommercio siamo tutti un unico gruppo, quasi un’unica famiglia». Il direttore di Confcommercio Bari-Bat, Leonardo Volpicella non nasconde la soddisfazione, attorno a lui tanti con i capelli bianchi e l’energia indomita di chi ogni giorno, nonostante le difficoltà, va avanti.
«Sono centinaia le imprese storiche baresi che hanno raccolto l’invito che abbiamo fatto ed hanno partecipato al nostro bando, finalizzato a far emergere le attività storiche. Non una iniziativa che vuole sostituirsi al Registro che cura la Regione Puglia, ma un qualcosa in più: abbiamo raccolto l’iniziativa regionale e l’abbiamo fatta anche nostra, coinvolgendo capillarmente i nostri iscritti». «Al momento abbiamo accompagnato all’iscrizione all’albo regionale un centinaio di nostri iscritti che rientrano nei parametri: 70 anni di attività per essere definite “Patrimonio di Puglia” e le attività storiche con almeno 40 anni di vita. Ma si tratta solo di una prima parte, a breve avvieremo all’iscrizione all’albo anche una seconda lista di imprese commerciali. Ilbando non è ancora chiuso, si può ancora partecipare».
Accanto al direttore una signora sfoglia un album di foto, la salumeria di famiglia inaugurata con tanto di taglio del nastro nel 1968. Le immagini in bianco e nero, i volti forti e veri, quella sobrietà che nasceva dalla concretezza del fare. «Sono iprimi passi a Santo Spirito della salumeria Paparella – racconta con orgoglio -. Questi sono i miei genitori, tutta la famiglia presente in un giorno così importante. Ci siamo ancora, sa? Solo che ora il locale è di fronte». Nell’album le immagini dell’inaugurazione e di altri momenti più intimi. Difficile per questi piccoli negozi tracciare un confine tra vita privata e lavoro.
«Noi oggi siamo qui perché vogliamo ringraziare i nostri iscritti, che con tanto entusiasmo hanno risposto al bando – spiega Volpicella -, per quello che fanno da oltre trent’anni e fino ad oggi. Sappiamo quanto è difficile in questo momento storico tenere su un piccolo negozio. Tra collaboratori, dipendenti, normative e tutta la concorrenza che in questi anni è diventata sempre più agguerrita. Noi oggi rendiamo omaggio alla loro forza, alla loro caparbietà e abbiamo pensato che sarebbe stato bello dar loro la possibilità di raccontarsi. Noi come Confcommercio siamo vicini a tutti loro». «L’idea è non solo di dare un riconoscimento di quanto hanno fatto nel tempo – spiega il vice presidente Confcommercio Bari-Bat, Vito Abrusci -, ma realizzare un logo che identifichi queste attività che hanno in se un qualcosa di eroico. Una sorta di stemma che possano esporre. Noi siamo commercianti e un logo renderebbe ancora più riconoscibili queste attività. Inoltre cercheremo di intervenire per cercare di abbassare i costi che oggi sono costretti a sostenere».
Una promessa che anche il presidente di Confcommercio Bari-Bat, Alessandro Ambrosi aveva fatto nel presentare il bando: «Iscriversi all’albo regionale è un riconoscimento identificativo importantissimo che consentirà a queste realtà di beneficiare di numerosi interventi tra cui contributi a fondo perduto, agevolazioni per l’accesso al credito, premialità o riduzioni di tributi regionali».
«La nostra azienda non è il nostro negozio, ma Bari e il territorio – conclude con orgoglio Carlo Saponaro presidente di Federmodaperché da sempre il commercio è l’anima di questo territorio».
di Rita Schema su La Gazzetta di Bari