La Confcommercio Bari-Bat ha un nuovo presidente: Vito D’Ingeo vicepresidente uscente che ha traghettato l’associazione a livello provinciale negli ultimi mesi del compianto Alessandro Ambrosi. D’Ingeo è stato eletto per acclamazione dei votanti durante gli stati generali di Confcommercio. «Stare a stretto contatto con l’amico Sandro per 15 anni ha consentito al mio operato di arricchirsi in termini di competenze, esperienze e dedizione all’ascolto e al dinamismo. Intendo continuare lungo il percorso da lui magistralmente tracciato su tutti i fronti, ascoltando e lavorando sinergicamente con le realtà associative alzando sempre di più l’asticella».
Come continuerete il lavoro fatto fino ad ora da Sandro Ambrosi?
«Ho affiancato Sandro per anni e con molta modestia cercherò di proseguire sulla strada da lui tracciata, affiancando i commercianti sulla strada dell’innovazione. Il futuro è donna, sono le giovani imprese, le start-up e la formazione continua».
Quali sono i problemi più urgenti che il mondo del commercio deve affrontare?
«Innanzitutto dovremo studiare delle strategie per capire come mantenere viva l’economia legata al turismo, sia in città che nel resto della provincia. E un settore che sta andando molto bene negli ultimi anni e ha portato molto sviluppo sul territorio, ma va gestito al meglio e reso stabile e duraturo nel tempo. Sul fronte della comunicazione implementeremo sicuramente la promozione dei nostri prodotti locali, che tanto sono apprezzati sia nel resto d’Italia che all’estero. Spingeremo, come ha fatto Sandro in tutti questi anni, sull’appuntamento della Fiera del Levante: la nostra più grande opportunità per andare oltre il commercio così come lo immaginiamo normalmente. Lo scopo è formarsi per implementare le nuove tecnologie e stare al passo con i cambiamenti sempre più veloci del mondo e della società. Per noi la qualità viene prima di tutto il resto. E, infine, la sicurezza, anche alla luce dei recenti casi di cronaca che hanno visto una escalation di spaccate ai danni dei negozi. Cercheremo di capire quali sono le strategie da mettere in rete per aiutare le forze dell’ordine a tutelare i nostri commercianti. C’è bisogno di più sicurezza per aumentare i volumi del commercio».
Sono iniziati i saldi e molti esercenti si sono dimostrati scontenti sia delle date scelte che dello stesso dispositivo, ritenuto ormai obsoleto. Qual è la vostra posizione in merito?
«Posticipare i saldi serve a poco, ormai il danno è stato fatto. I tempi sono completamente cambiati: dalle temperature alla concorrenza delle catene e del mondo dell’e-commerce. Per la prossima tornata di sconti dovremo lavorare serratamente con le istituzioni per trovare una nuova formula che possa favorire i negozianti. Un nuovo modo di fare, fosse anche eliminarli completamente. Il nostro scopo deve essere quello di fidelizzare il cliente nel tempo e non di puntare tutto sulle vendite della merce scontata».