I giri di controllo sono già partiti. Si individua il capo che interessa, magari si prova, si appunta il costo per poi andare dritti all’acquisto il primo giorno di saldi utile. «n classico capo più importante – commenta una signora mentre controlla una giacca – di quelli che non compri tutti gli anni. Certo questa modalità magari è mia, che ho una certa età, mi rendo conto che le ragazze, le donne più giovani, non si pongono questi criteri: se vogliono qualcosa lo prendono e basta. Magari on line dove costa meno sempre. Io invece sono affezionata ad una modalità di acquisto più tradizionale, nella boutique, dopo aver provato. Chi non ha la fortuna di indossare una taglia piccola è meglio sempre che provi bene il capo da acquistare. E’ il motivo per il quale non mi trovo con gli acquisti dal web, vedi le foto e ti sembra tutto bellissimo, poi quando ti arriva la roba a casa e la taglia non va bene, la qualità non è quella che pensavi. Non sono più una ragazzina, non posso indossare qualsiasi cosa». Saldi croce e delizia. n conto alla rovescia è già iniziato: da venerdì si parte e se molto dell’antico rituale si è perso con l’avanzata delle vendite on line, che ha decimato i consumatori, resiste il fascino di un appuntamento per molti irrinunciabile. Le previsioni di spesa secondo le stime dell’Ufficio Studi Confcommercio sono di 137 euro pro capite e circa 300 euro a famiglia, dati calcolati a livello nazionale ma che poco si discostano anche sul territorio: il valore di un capo importante più o meno a testa. «Mi sono imposta di non andare oltre le 120 euro – spiega una signora mentre guarda le vetrine -, investirò il mio budget per le scarpe. Secondo me i saldi invernali subito dopo le festività natalizie non sono il massimo per i consumatori. Le spese ci sono state in tutte le famiglie tra cenoni e regali, le tredicesime sono state spese, anche per questo io personalmente non posso spendere di più. Magari se a febbraio avrò ancora la possibilità di trovare qualcosa che mi piace, farò qualche ulteriore acquisto, vedremo».
Certo, questo nuovo anno preoccupa sia i consumatori sia i commercianti. «La ripresa dei consumi rischia di essere più lenta delle attese, anche per effetto degli elevati tassi di interesse», emerge da una recente indagine Confesercenti con le famiglie italiane che saranno nuovamente indotte ad aumentare il proprio risparmio, con una crescita dei consumi che si fermerebbe di conseguenza allo 0,8%. Un ridimensionamento che invece Confcommercio rivede al rialzo anche se non nega le difficoltà: «i minori costi energetici diminuiranno le incertezze delle famiglia – si spiega – anche se sarà un anno impegnativo alla luce della difficile situazione internazionale». Che poi si dice risparmio, ma è proprio incapacità di spesa, incertezza, difficoltà che le famiglie avvertono e che non permettono di pensare con ottimismo al futuro.
«Questo appena iniziato sarà un anno complesso, tenendo presente che ne abbiamo appena chiuso un altro – conferma Confcommercio -. Anche per questo i saldi rappresentano un’eccezionale opportunità per i consumatori che potranno trovare nei negozi di moda un vasto assortimento di prodotti di qualità a prezzi molto convenienti. Proprio il fashion retail, infatti, si conferma una componente essenziale per il valore e la vitalità di vie, piazze e centri storici e contribuisce alla crescita del Pile dell’occupazione». L’invito è sempre quello: comprate dai negozi sotto casa e aiuterete l’economia di tutti.
di Schena Rita su La Gazzetta di Bari