Confcommercio D’Ingeo: sempre più al centro è un business di grande rilievo
Vito D’Ingeo, presidente di Confcommercio Bari accoglie con ottimismo l’arrivo di altri imprenditori «Bari è sempre più cosmopolita Si è creato un business importante»
Un’ opportunità perché Bari diventi sempre più «una città cosmopolita», capace di favorire la libera iniziativa d’impresa e garantendo ai numerosi turisti che la scelgono «un’offerta via via più ampia». Commenta così Vito D’Ingeo, presidente di Confcommercio Bari-Bat, quello che è diventato a tutti gli effetti un fenomeno: la presenza, sempre più massiccia, di imprenditori della ristorazione di origine campana e stranieri, prevalentemente napoletani e pizzaioli, che scelgono di investire nel capoluogo puliese. Negli ultimi mesi, tre attività di questo tipo hanno visto la luce nel territorio cittadino. Si tratta, dal primo all’ultimo, de L’Antica Pizzeria da Michele, brand con 191mila followers su Instagram, Vincenzo Capuano, seguito da oltre 600mi1a utenti, ed Errico Porzio, star da 192mila seguaci e acclamato, ieri, all’apertura del nuovo locale. Un trend che, però, spaventa più di qualche commerciante locale, che teme di dover competere con realtà ben più grandi e strutturate. Un problema c’è, ma si tratta di un ostacolo superabile, aggiunge D’Ingeo, grazie «al servizio, alla qualità e alla formazione» che riguardano tutta la categoria.
Presidente D’Ingeo, ieri Errico Porzio in corso Vittorio Emanuele, prima di lui la società de L’Antica Pizzeria da Michele, sulla stessa strada, e l’imprenditore Vincenzo Capuano in via Piccinni, hanno scelto di puntare tutto sulla città di Bari. Si tratta in ogni caso di personaggi molto attivi e influenti sui social network, con migliaia di followers al seguito, oltre che di imprenditori di fama nazionale. Cosa ci dice questo fenomeno che vede la città di Bari assoluta protagonista? «È la dimostrazione che Bari sta diventando sempre di più una città a tiratura internazionale. Grandi imprenditori, assieme a importanti gruppi di investimento, si stanno affacciando sul capoluogo pugliese, confermando queste aspettative».
All’inaugurazione di queste attività commerciali si radunano sempre lunghe code di curiosi, pronti a assaporare a novità dei prodotti offerti. E accaduto anche ieri, quando fin dal pomerigeio corso Vittorio Emanuele e stato invaso da persone di ogni età per provare la pizza gratis di Porzio, acclamato poi dalla folla come una vera popstar. Quali sono gli aspetti positivi che la crescente tendenza porta con sé? Quali le ricadute positive sulla città pugliese? «Questo fenomeno crea a tutti gli effetti business rispondendo al principio della libera concorrenza nel fare impresa e dando cosa a Bari una dimensione più cosmopolita. Questo genera un’offerta che si presenta molto più variegata per chi fruisce la città».
Tutto ciò avviene in un territorio che comunque vanta una lunga e solida tradizione legata al buon cibo, come gli stessi imprenditori campani non fanno fatica ad ammettere. Dalla bui-rata al capocollo di Martina, la presenza di queste specialità gastronomiche potrebbe incidere sulle scelte delle imprese? «Certo: sotto l’aspetto dell’enogastronomia, Bari come l’intera Puglia ha tanto da offrire in termini di qualità, eccellenza e capacità».
Soprattutto tra i piccoli commercianti, serpeggia però un po’ di malumore per l’arrivo di questi big della ristorazione in città Titolari di storiche attività temono una concorrenza iniqua che possa danneggiarli, considerando anche II difficile periodo storico vissuto. II dito è puntato soprattutto sulla natura del prodotto offerto, dato che non sono poche le pizzerie presenti nel territorio cittadino, molte delle quali negli ultimi anni hanno sperimentato anche il doppio impasto, napoletano e barese. Questo è un problema che, secondo lei, si porrà? Ci sono degli aspetti su cui occorrerà sorvegliare? «È un problema che sicuramente si pone, ma sono convinto che con il servizio, con la qualità e la formazione sia una sfida che possa vincersi. Inoltre, questa sana competitività spingerà tutta la categoria a lavorare di più e meglio, offrendo ai turisti e anche ai residenti sempre più scelta».
U. Spe.
[Da Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Bari – 15/05/2024]