Anche in Puglia calano le spese delle famiglie p giù la vendita di auto, tabacchi e alimentari
D’ingeo: sono ancora elevati í costi obbligatori legati all’abitazione. Serve più liquidità
«Anche in Puglia l’economia è in fase di rallentamento e alcuni nodi sono ancora irrisolti. Mancano infatti all’appello un piano di rilancio del Sud, la piena realizzazione di riforme e investimenti del Pnrr e una profonda riforma fiscale in tempi rapidi». La conferma della situazione di stallo vissuta anche dall’economia della regione Puglia arriva dal rappresentante di Confcommercio Bari-BAT, Vito D’Ingeo che evidenzia come a causa anche delle spinte inflazionistiche, l’incidenza delle spese obbligate sui bilanci familiari rimane elevata. «L’economia è ferma anche qui da noi, il Pil è pari a zero nel terzo trimestre nonostante l’inflazione sia sotto controllo. Ma, in realtà, mancano i consumi delle famiglie. Se i consumi non si riprendono l’economia in generale tenterà a bloccarsi». L’analisi del rappresentante di Confcommercio Puglia si basa essenzialmente sul fatto che, attraverso i consumi, negli ultimi anni sono cambiate vita e abitudini degli italiani: in sintesi sempre più tecnologia e tempo libero, meno pasti in rasa, mobili e arredamento. Abbigliamento ai livelli del 1995.
SPESE OBBLIGATE II presidente di Confcommercio Bari-BAT Vito D’Ingeo «Dobbiamo spingere le famiglie a consumare meno – aggiunge D’Ingeo – a risparmiare di più ma, anche, a spendere quello che hanno risparmiato. Le spese obbligate, soprattutto quelle legate all’abitazione (gas, energia, mutuo), penalizzano sempre di più i bilanci delle famiglie e di conseguenza riducono i consumi. Consumi che sono la principale componente della domanda interna. Per sostenerli occorre confermare l’accorpamento delle aliquote Irpef e ridurre progressivamente, e in modo strutturale, il carico fiscale». In Puglia come altrove, per esempio, l’automotive ha subito un calo del -9%, l’abbigliamento e calzature un -5%, gli alimentari -6,6%, i tabacchi -10,5%. «I saldi estivi sono stati una debacle e non solo qui da noi. I saldi, per come sono organizzati e strutturati, non hanno senso, esistono per tutto l’anno con il commercio elettronico». Quali sono le aspettative dunque? «Auspichiamo una Legge di Bilancio con misure a favore della famiglia, con una maggiore leva finanziaria e più liquidità che è necessaria agli imprenditori per rimettere in moto l’economia».
[da Gazzetta del Mezzogiorno di sabato 21 settembre 2024, pagina 2 – di Balsamo Gianpaolo]