«Più negozi aperti e telecamere per difenderci dalla criminalità» Aquilino (presidente di AssoOro): servono interventi e deterrenti.
BARI. Notte tra mercoledì 5 e giovedì 6 giugno, Santo Spirito, la banda dei soliti ignoti con fiamma ossidrica entra nella gioielleria CriGiu di via Garibaldi e dopo aver forzato la cassaforte e messo tutto sottosopra svaniscono nella notte con 70mila euro di preziosi. Lunedi 22 luglio, via Petroni, a due passi dal mercato di Santa Scolastica, due adolescenti a volto scoperto, entrano nella gioielleria compro oro dei fratelli Decaro, aggrediscono la commessa e scappano con i preziosi (valore 40mila euro) in esposizione. La Polizia risale alle loro identità e notifica ad entrambi l’obbligo della permanenza in casa. Venerdì 16, il giorno dopo Ferragosto, nell’ipermercato di Santa Caterina non c’è molta gente, due uomini armati a volto coperto fanno irruzione nella gioielleria Stroilli Oro e svuotano le vetrine. Solamente oro e preziosi. La criminalità li vuole, li compra, li rivende. Rossella Aquilino dallo scorso ottobre è alla guida di AssoOro Federpreziosi Confcommercio Bari Bat. A Bari gioiellerie e concessionarie compro oro sono tornate sotto tiro «Eviterei di ricorrere ad espressioni come “emergenza”. Drammatizzare – spiega la Aquilino – non aiuta a comprendere il problema che da tempo stiamo affrontando, ad esempio, alimentando il protocollo di intesa per la gestione del sistema integrato di videosorveglianza» Quanto possono essere utili realmente le telecamere fuori dai vostri negozi «Rappresentano un deterrente importante ed estremamente efficace come dimostrano le indagini sulla rapina di via Petrone. La Polizia anche grazie alla presenza di telecamere ha identificato e rintracciato gli autori. Scoraggiano i criminali, infondono sicurezza nella gente e aiutano a creare una mappatura del territorio per un controllo più stretto». Alcuni commercianti lamentano di essere costretti ad affrontare da soli il pericolo e la paura «Solidarietà, condivisione e spirito di collaborazione sono sentimenti che devono sempre guidare le nostre azioni – spiega la presidente di AssoOro -. Dobbiamo stare vicini, collaborare, scambiarci informazioni, legarci attraverso quel passaparola che viaggia nelle chat comuni. È in questa maniera che si crea un primo e importantissimo cordone di sicurezza». I negozi di prossimità sono sempre meno e sempre più soli. Alcune strade vanno incontro alla desertificazione «La riqualificazione della nostra città passa per la rigenerazione dei quartieri e del commercio di prossimità. Le luci dei nostri negozi devono rimanere accese. Le nostre attività, parlo ovviamente di tutti i settori, rappresentano dei presidi sociali che garantiscono un servizio che tiene in vita il territorio. Secondo una ricerca proprio di Confcommercio e SWG, – conclude la Aquilino – negozi di prossimità rafforzano le comunità locali, aumentano la sicurezza percepita e quella reale (anche delle nostre attività) e il valore delle abitazioni. 1164% degli italiani ritiene che i negozi locali siano insostituibili per la loro funzione sociale e comunitaria»
[da Gazzetta del Mezzogiorno di lunedì 19 agosto 2024, pagina 11 – di L.Nat.]