Saponaro: «Un anticipo dei regali natalizi»
II delegato di Confcommercio analizza i comportamenti di chi entra nei negozi
Il black friday (BF) occasione o ancora minaccia per i negozi di prossimità? Non ha dubbi Carlo Saponaro, componente della giunta Confcommercio Bari-Bat, presidente nello stesso sindacato di Federmoda e componente della giunta nazionale della Federazione del settore: «E un’importazione selvaggia dall’estero, nociva per il commercio regolare».
Per gli esercenti anche quest’anno sarà un «novembre nero»? «Il Bf è usato dai consumatori per anticipare i regali di Natale, sottraendo vendite al periodo natalizio, per noi ancora il momento più importante dell’anno. Per questo lo riteniamo dannoso e lo contrastiamo da sempre. Ma purtroppo finora nessuno ci ha considerato. D’altro canto, l’economia è gestita a livello internazionale. L’on line arriva ovunque, da soli non possiamo sottrarci a un fenomeno che ormai dura un’intera settimana, se non un mese o una stagione».
Auspica nuove regole? «Alcune ci sono ma non sono applicate. Il contratto collettivo nazionale del lavoro vieta già promozioni prima dei saldi ad alcune categorie. Per rivedere alcune leggi, abbiamo presentato richieste al governo, a livello locale e nella Conferenza Stato-Regioni (CSR). Ma il silenzio è assordante. Come Confcommercio, soprattutto in Puglia, abbiamo avanzato precise richieste per il rinvio dei saldi invernali ed estivi. Nati per sostenere i consumatori e anche le vendite di prodotti stagionali, favorendo l’assorbimento dell’invenduto in stagione, oggi non permettono una par condicio rispetto a grandi supermercati e piattaforme on line, e penalizzano i nostri profitti, già erosi dall’aumento dei costi di gestione e, nel tessile-abbigliamento, dalle temperature sempre più alte, che ritardano l’uscita delle collezioni autunno inverno. Alla fine, la CSR ha confermato le date canoniche. Così saltano i conti. Tante attività oggi sono costrette ad abbassare la saracinesca. Se ne aprono altre ma in prevalenza sono direzionali (ossia gestite dalla direzione generale di grandi marchi, ndr) e, quindi, possono usufruire più facilmente dell’on line». Anche i piccoli negozi possono ricorrere a vetrine sul web. «L’on line è un mezzo bellissimo, che aiuta, se usato bene. Ma per noi ha una platea di clienti molto più piccola di quella locale».
Aiuta la vocazione turistica della nostra regione? «Certo, c’è un’osmosi tra turismo e commercio, si supportano a vicenda. Ma non basta». Note di ottimismo? «Le vendite on line, pompate durante il covid, almeno nel mio settore sono diminuite. Anche i grossi centri sono in difficoltà. I negozi di prossimità, invece, hanno rilevato una crescita, sia pur lieve. Merito della loro professionalità e del loro valore non solo economico ma anche sociale. Siamo consulenti competenti, creiamo fiducia, illustriamo il capo. Quando siamo aperti, la città vive ed è più sicura».
[di G. D. – da Corriere del Mezzogiorno Puglia di venerdì 22 novembre 2024, pagina 7]