Durante un recente seminario organizzato dalla Commissione dell’Informazione del CNEL, con la partecipazione quale componente del dott. Vito D’Ingeo – sono stati presentati dati allarmanti relativi al fenomeno del dumping contrattuale nel settore commerciale. Le ricerche evidenziano scostamenti significativi nelle retribuzioni, a seconda del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) applicato, che possono arrivare fino a 8.500 euro all’anno per gli apprendisti e 415 euro al mese per i commessi.
Il confronto tra le retribuzioni medie mensili di diverse figure professionali come commessi, capi-reparto, specialisti, sviluppatori software e impiegati amministrativi ha mostrato differenze notevoli. Ad esempio, un commesso addetto alla vendita può percepire una retribuzione mensile che varia da 1.718,75 euro sotto il CCNL Confcommercio a 1.304,55 euro sotto il contratto Anpit. Analogamente, un caporeparto sotto il CCNL Confcommercio guadagna 155 euro in più al mese rispetto a quello sotto Anpit.
Queste disparità non si limitano alle retribuzioni base ma si estendono anche a elementi come il lavoro notturno e straordinario festivo, nonché la maturazione di permessi retribuiti, che variano sostanzialmente tra i diversi CCNL.
“I risultati presentati alla Commissione per l’Informazione del CNEL confermano una problematica che da tempo Confcommercio denuncia: la necessità di tutelare la contrattazione collettiva e la bilateralità,” ha affermato il dott. Vito D’Ingeo, Presidente di Confcommercio Bari-BAT. “Questi strumenti sono fondamentali per assicurare condizioni di lavoro dignitose, prevenire il dumping contrattuale e promuovere una concorrenza leale basata sulla qualità e l’innovazione anziché sulla riduzione dei costi.
Confcommercio Bari-BAT si impegna a lavorare per una maggiore sensibilizzazione su queste tematiche e per promuovere un ambiente commerciale equo e competitivo, in cui ogni lavoratore possa godere di condizioni giuste e trasparenti ed è da sempre impegnata per lo sviluppo del welfare a favore dei dipendenti attraverso gli Enti Bilaterali del settore in grado oggi di offrire prestazioni a sostegno delle aziende e dei lavoratori.
La contrattazione e bilateralità, sono il risultato di relazioni sindacali mature, che devono essere difese da soggetti non rappresentativi e garantiscono oggi un lavoro di qualità.